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«Corriere dei Piccoli» 41, Anno XLIV (10 Ottobre 1954)

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AA. VV. 22 occorrenze

«Corriere dei Piccoli» 41, Anno XLIV (10 Ottobre 1954)

Vola il bimbo, fra il sussurro delle alucce, nell’azzurro e trasvola il grande mare e già l’Africa gli appare.

«Corriere dei Piccoli» 41, Anno XLIV (10 Ottobre 1954)

“Babbooo!...” Gli occhi dal lavoro alza il babbo: “Oh il mio tesoro!” grida e d’impeto lo allaccia, consolato tra le braccia.

«Corriere dei Piccoli» 41, Anno XLIV (10 Ottobre 1954)

Or saper vuole il vicino chi ha spezzato quella frasca. Non sa nulla il birichino, dalle nuvole egli casca.

«Corriere dei Piccoli» 41, Anno XLIV (10 Ottobre 1954)

Il vicin lo vede in pianto, gli dà un soldo impietosito. Bilbobul s’allegra tanto che già tocca il ciel col dito.

«Corriere dei Piccoli» 41, Anno XLIV (10 Ottobre 1954)

Il suo babbo sbalordito dal magnano va e lo prega che al bambin accorci il dito col martello e con la sega.

«Corriere dei Piccoli» 41, Anno XLIV (10 Ottobre 1954)

si chiama Sancio Panza, e gli si fa il ritratto senza bisogno di pennello. Cavalcando cavalcando, il primo sole presenta ai due compari una trentina

«Corriere dei Piccoli» 41, Anno XLIV (10 Ottobre 1954)

Pentolino siede in quella graziosa navicella. Gelsomin con compiacenza dà il segnale. “Via! Partenza”

«Corriere dei Piccoli» 41, Anno XLIV (10 Ottobre 1954)

Il signor Bonaventura ricco ormai da far paura viene preso di passione per la televisione.

«Corriere dei Piccoli» 41, Anno XLIV (10 Ottobre 1954)

L’ha veduto Gelsomino. “Perché piangi, Pentolino?” “È partito il mio papà... chissà quando tornerà...”

«Corriere dei Piccoli» 41, Anno XLIV (10 Ottobre 1954)

Alla mamma, che, si sa, pregia ogni novità, le vetture dell’altr’anno arricciare il naso fanno.

«Corriere dei Piccoli» 41, Anno XLIV (10 Ottobre 1954)

Con stupore il nonno apprende vanterie così stupende, ed esclama gemebondo: “Ah che tempi! Ah che mondo!”

«Corriere dei Piccoli» 41, Anno XLIV (10 Ottobre 1954)

Egli allor lega con fili quelle rondini gentili e con quelli il nido annoda bene dietro alla lor coda.

«Corriere dei Piccoli» 41, Anno XLIV (10 Ottobre 1954)

Un eroico tifo infiamma il suo cuore a quel programma. “Forza... Dagli!... Mena... Picchia... Ma che pugili!... Accipicchia!...”.

«Corriere dei Piccoli» 41, Anno XLIV (10 Ottobre 1954)

Il padron si mostra grato al campione improvvisato. Quel diretto suo gagliardo non val meno d’un miliardo!

«Corriere dei Piccoli» 41, Anno XLIV (10 Ottobre 1954)

Ma il vicin che è volpe vecchia ai dinieghi suoi non crede e lo tira per l’orecchia, Bilbobul le stelle vede.

«Corriere dei Piccoli» 41, Anno XLIV (10 Ottobre 1954)

Intanto il nostro Don Chisciotte, chi lo ferma? In uno sgangherato galoppo, egli avanza verso l’impari tenzone. Solleva intorno una nuvolaglia di

«Corriere dei Piccoli» 41, Anno XLIV (10 Ottobre 1954)

- si mette a roteare, e con un massiccio urtone manda a carte quarantotto cavallo e cavaliere. Non si sa chi dei due compia il volo più grande: ma è

«Corriere dei Piccoli» 41, Anno XLIV (10 Ottobre 1954)

un po’ piagnucolando, un po’ borbottando contro l’impulsività dei cavalieri erranti, si dirige verso il caduto nella speranza di ritrovarlo ancora

«Corriere dei Piccoli» 41, Anno XLIV (10 Ottobre 1954)

Invano il giudizioso scudiero tenta di placare gli ardori del padrone: - Badi bene, signor errante, che son proprio mulini, con le sue pale e col suo

«Corriere dei Piccoli» 41, Anno XLIV (10 Ottobre 1954)

Il bravo Sancio gli manda ancora dietro qualche savio consiglio: - Eh no, non fuggiranno, stia sicuro... Ci vada più pianino, che c’è tempo! Che fa

«Corriere dei Piccoli» 41, Anno XLIV (10 Ottobre 1954)

Ciò detto, il cavaliere dà di sprone a Ronzinante - che, al suo solito, era sopra pensiero - e parte in gran furia contro i mulini, con tanto di

«Corriere dei Piccoli» 41, Anno XLIV (10 Ottobre 1954)

- Ti ripeto, Sancio, che tu sei molto ignorante. E per ciò stesso ignori che un mago invidioso - forse il medesimo Frestone, che m’involò la stanza

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